Inizia oggi il mondiale di pallamano: il Qatar inizia a fare pratica con le varie manifestazioni sportive che ospiterà, tutte presumibilmente all’insegna dello sfarzo. Dopo il mondiale di pallamano infatti sarà il turno dei mondiali di atletica del 2019 e poi dei modiali di calcio del 2022. Per quanto riguarda la ventiquattresima rassegna iridata di pallamano, bisogna subito dire che l’Italia non vi parteciperà e che proprio i padroni di casa sono i favoriti numero uno.
Gli impianti
Per ospitare questa competizione, oltre agli impianti della Duhail Handball Arena da 5.500 posti e la Akli Bin Hamad Al-Attya Arena da 7.700posti, è stata costruita la Lusail Arena, con una incredibile capienza di 15.300 posti.
Per prendere le distanze dalle polemiche che stanno accompagnando i lavori per la costruzione degli stadi di calcio, Thani Al-Kuwari (presidente del comitato di organizzazione) ha sottolineato che per la realizzazione degli impianti, che ha richiesto l’impiego di ventiseimila operai per un totale di più di trenta milioni di ore di lavoro, non ci sono stati morti nei cantieri.
Il lusso
Ma lo sfarzo di questo mondiale di pallamano non si limiterà solo alle arene che ospiteranno le partite: la cerimonia di inaugurazione che anticiperà il match di esordio tra il Qatar e il Brasile vedrà impegnati 24 artisti, ovvero uno per ogni nazione che partecipa. Il trofeo inoltre sarà d’oro massiccio.
Al-Kuwari ha annunciato con entusiasmo che i biglietti sono già stati venduti tutti. I più maliziosi invece pensano che per riempire le tribune degli impianti gli organizzatori ricorreranno a dei figuranti pagati, come è accaduto per il torneo di beach volley svoltosi proprio a Doha. A confermare questa ipotesi arriva la notizia che dalla Spagna partiranno una sessantina di tifosi, probabilmente incentivati dagli organizzatori (a patto che si muniscano di bandiere, tamburi e trombe).
Il regolamento del mondiale di pallamano e nazionali partecipanti
Alla manifestazione partecipano 24 Nazionali rappresentanti di tutti i continenti: la prima fase è rappresentata da quattro gruppi composti da sei squadre; le prime quattro di ogni girone accedono alla fase ad eliminazione diretta, mentre le ultime due si dovranno accontentare della partecipazione alla President’s Cup, il torneo valido per le posizioni dalla 17° alla 24°.
Le nazionali partecipanti sono:
- Gruppo A: Bielorussia, Brasile, Cile, Qatar, Slovenia, Spagna (campione in carica);
- Gruppo B: Austria, Bosnia Erzegovina, Croazia, Iran, Macedonia, Tunisia;
- Gruppo C: Algeria, Egitto, Francia, Islanda, Svezia, Repubblica Ceca;
- Gruppo D: Arabia Saudita, Argentina, Danimarca, Germania, Polonia, Russia.
La squadra comprata
Ma se nelle 23 precedenti edizioni del mondiale di pallamano il titolo è sempre andato ad una squadra europea (con Svezia, Francia e Romania che per quattro volte sono salite sul gradino più alto del podio), perché la nazionale padrona di casa viene considerata tra le favorite, se non la candidata numero uno alla vittoria finale?
Semplicemente perché la nazionale del Qatar, grazie al regolamento (e alle disponibilità economiche) che consente il cambiamento di bandiera, è una squadra che può essere definita “comprata”. Le norme di questa disciplina, infatti, permettono ai giocatori che negli ultimi tre anni non hanno risposto alle convocazioni delle nazionali di appartenenza di indossare la casacca di un’altra squadra.
Ed è cosi che il Qatar partecipa come nazionale, ma in realtà è una sorta di all-star mondiale: il tecnico Valero Rivera (che l’ultimo mondiale l’ha vinto come allenatore della Spagna) ha a disposizione una schiera di fuoriclasse provenienti da tutto il mondo (ad esempio Roine, francese, campione del mondo nel 2011, l’ex cestista spagnolo Borja Vidal Fernandez, i cubani Capote e Lopez o il bomber montenegrino Markovic).