Un’altra delusione per i Ferraristi nel Gran Premio d’Italia a Monza: Alonso si è ritirato e Raikkonen ha chiuso la gara al nono posto; davanti hanno chiuso (nuovamente) le Mercedes, con Hamilton primo e Rosberg secondo. Sul gradino più basso del podio sale Felipe Massa.
La partenza
Lewis Hamilton partiva dalla pole (ieri aveva manifestato la sua felicità per aver fatto finalmente una qualifica senza problemi) con la consapevolezza che solo una vittoria avrebbe mantenuto vive le speranze di poter agguantare il compagno di scudera in testa al mondiale. Ma alla partenza l’inglese sbaglia qualcosa e viene superato dal compagno di squadra (che passa in testa), dalla McLaren di Magnussen e dalla Williams di Massa.
Il duello Mercedes
Il recupero di Hamilton sul danese e sul brasiliano gli ha permesso di mettersi di mettersi dietro a Rosberg, ma in realtà non c’è mai stato un vero e proprio duello tra le due Mercedes; il tedesco ha controllato la gara senza particolari problemi fino al ventinovesimo giro, quando (per la seconda volta durante la gara) è andato lungo alla prima variante e al rientro in pista si è ritrovato alle spalle del compagno di scuderia. L’impressione è che dopo abbia guidato “accontentandosi” del secondo posto, una vera manna in ottica mondiale (con i 18 punti conquistati oggi, il vantaggio si riduce a 22 lunghezze).
Terzo Felipe Massa, quarto Bottas (protagonista di un’ottima rimonta dopo la pessima partenza che l’aveva portato a trovarsi in undicesima posizione) e quinto Ricciardo, autore dell’ennesima convincente gara che gli ha permesso di chiudere davanti al compagno di squadra e campione in carica Vettel (che, secondo alcuni, avrebbe già deciso di cambiare aria il prossimo anno).
Le Ferrari
Considerando il decimo posto di Raikkonen (arrivato grazie anche alla penalizzazione inflitta a Magnussen) e il ritiro di Alonso al ventinovesimo giro per un problema meccanico, non è difficile definire anche questo Gran Premio d’Italia l’ennesima delusione.
Per lo spagnolo si tratta del primo ritiro dopo 86 GP portati a termine; quando gli hanno chiesto se c’è qualche speranza di vincere almeno una gara in questa stagione ha risposto con un secco e triste “no”, spiegando poi quanto sia stato amaro per lui non vedere la bandiera a scacchi di fine GP, soprattutto oggi che il tifo era alle stelle. Alonso ha anche ammesso che oggi il massimo risultato che avrebbe potuto raggiungere era il sesto posto, quindi il ritiro non ha in alcun modo cambiato i suoi programmi futuri e la sua voglia di tornare a vincere con la “Rossa”.
La classifica
A sei gare dal termine Nico Rosberg ha 238 punti, seguito dal suo compagno di squadra Lewis Hamilton che con la vittoria di oggi accorcia le distanze e si porta a 216. Al terzo posto Ricciardo con 166 punti precede Bottas (122) e Alonso (121).
Sesta posizione per il campione in carica Vettel. Solo decimo l’altro ferrarista, Kimi Raikkonen.
Sul fronte della classifica costruttori, diventa sempre più schiacciante il dominio della Mercedes, che con l’ennesima doppietta di oggi raggiunge 454 punti, mentre al secondo posto la Red Bull è salita a 272.