Se vuoi sapere come si allena un portiere di calcio, questo tutorial ti fornirà qualche consiglio sui fondamentali di questo ruolo sportivo. Il compito del goalkeeper è evitare che il pallone oltrepassi la linea di porta, rilanciando il gioco da fondo campo, in alcune occasioni. Ecco in via schematica tutti i movimenti e le posizioni fondamentali su cui si allena il portiere.
#1 Posizione di attesa
Il portiere si posiziona in maniera da anticipare il movimento degli avversari e le loro intenzioni: in questo modo potrà all’occorrenza procedere al tuffo o alla parata dalla miglior posizione possibile.
Quando la palla è lontana dall’area, il baricentro del portiere rimane alto, per poi abbassarsi gradualmente all’avvicinarsi dell’azione. Il baricentro basso consente una maggiore agilità e prontezza di reazione
- gambe divaricate quanto la larghezza delle spalle
- talloni leggermente sollevati
- braccia vicine al corpo
- mani rivolte verso il basso e l’interno
- sguardo sempre sul pallone
#2 Uscita
Il portiere ha sostanzialmente tre tecniche per uscire dai pali: basso, alto, a media altezza, frontalmente o lateralmente. Una delle caratteristiche più importanti in questa fase è sicuramente il coraggio, visto che spesso, per giocare di anticipo, il volto e il busto si troveranno molto vicini alle gambe degli attaccanti.
#3 Gestione dello spazio
Un buon portiere cerca di posizionarsi nello spazio angolare che idealmente è racchiuso tra i pali della porta ed il pallone. Più si avvicina al pallone, minore sarà lo specchio di porta a disposizione dell’avversario per l’eventuale tiro.
#4 Il tuffo
Una delle azioni più spettacolari del portiere, su cui i preparatori atletici insistono maggiormente, è la parata in tuffo. Questo movimento si rende necessario se la palla viene lanciata da lontano o velocemente verso la porta, ed il portiere valuta la traiettoria come potenzialmente pericolosa per la rete. Per i tiri radenti il portiere compie all’occorrenza un passo laterale con il piede che spinge (quello interno rispetto alla palla) mantenendo i pollici convergenti, anticipando la partenza per i lanci più ravvicinati.
#5 La presa
L’allenamento del portiere è per buona parte incentrato sulle prese, che cambiano a seconda dell’altezza cui arriva la palla. Altri fattori determinanti per una presa ottimale sono la velocità del tiro in avvicinamento e l’eventualità di un campo scivoloso o sabbioso. Le dita ammortizzano il pallone e le braccia accompagnano il movimento, contenendolo in maniera elastica. Le gambe sono distese se il portiere si trova dietro la traiettoria della palla, oppure si flettono in ginocchio.
#6 La deviazione
Se il portiere non può afferrare il pallone saldamente, procede con la deviazione: questo movimento può avvenire con un braccio o con entrambi ma in ogni caso bisogna valutare la zona meno pericolosa verso cui indirizzare la traiettoria, all’interno dell’area di gioco o all’esterno, per un successivo calcio d’angolo o una rimessa laterale.
#7 La rimessa
L’azione di rimessa del portiere può avvenire con le mani o con i piedi. Nel primo caso, il compagno è relativamente vicino e gli avversari non svolgono alcuna azione disturbatrice. La rimessa con i piedi si effettua invece dalla propria area di porta, dopo che il pallone finisce a fondo campo su ultimo tocco della squadra avversaria.
#8 Il rinvio
Il rinvio del portiere può avvenire al volo, senza far rimbalzare la palla o in drop. In questa seconda eventualità è necessario che il terreno sia in buone condizioni dato che il rimbalzo della palla dovrà essere prevedibile per il portiere stesso.