Per imparare come eseguire il muro nella pallavolo, possiamo seguire i consigli e le analisi di Julio Velasco, allenatore e insegnante FIPAV.
Il muro è uno dei fondamentali della pallavolo che appartiene alla fase difensiva, ed è la prima azione di opposizione verso gli attaccanti avversari. Il muro può essere protagonista di esiti differenti:
- muro vincente, dove la difesa si trasforma in attacco
- muro di contenimento, dove si tocca l’attacco avversario facilitando l’intervento della propria difesa
- muro non chiuso, per cui gli avversari possono impostare una nuova azione di attacco
- l’attacco avversario tocca il muro e termina fuori (errore del muro, punto agli avversari salvo difesa di contenimento)
- l’attacco avversario tocca il muro e termina in campo (errore del muro, punto agli avversari)
- l’attacco avversario supera il muro con un pallonetto senza toccarlo
Come eseguire il muro: la tattica vincente
La tattica per un muro vincente si basa su
- tempo da scegliere sulla base del movimento dell’attaccante (e non della palla)
- valutazione della ricezione avversaria, osservando la palla finché questa non raggiunge il palleggiatore
- osservazione della rincorsa di chi attacca per posizionare il muro correttamente
Allenamento del muro
Questo allenamento ha l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sull’attaccante e non sulla palla. L’esercizio si svolge in questo modo:
- un giocatore si posiziona a muro
- davanti al muro si posiziona un buon palleggiatore che serve un attaccante per la schiacciata
- il muro tiene i piedi paralleli, le mani davanti al corpo a mezza altezza, flette le ginocchia e salta frontalmente
Come migliorare il muro
Il salto
L’allenamento sul salto per il muro si basa sulla coordinazione, presupponendo che non siamo abituati ad un salto frontale (ma piuttosto ad uno in avanti) e che non è semplice avere le fibre particolarmente elastiche senza velocità iniziale (quindi senza rincorsa). Oltre ad un allenamento sul salto è inoltre importante considerare la posizione delle mani.
La posizione delle mani
Le mani devono rimanere in una posizione il più possibile naturale per favorire il movimento dei polsi. L’allenamento a muro va quindi eseguito anche con un pallone e un attaccante e non solo sul salto, per aumentare la manualità del giocatore. Una nota importante per la pallavolo femminile: la velocità della palla è la stessa che nel maschile, con la differenza che la giocatrice a muro è più lenta. Questo incrementa le situazioni di muro a uno e quindi l’importanza ulteriore di allenare il muro nel femminile.
Gli spostamenti del muro
Il muro si muove secondo tre tipi di spostamento
- Passo accostato: è la scelta migliore in termini di visibilità perché consente di seguire l’azione e disporre il muro frontale. Il punto debole di questo movimento è la lentezza, quindi risulta indicato per coprire brevi distanze.
- Passo incrociato: si esegue per coprire lunghi spazi e può iniziare da un passo laterale (laterale, incrociato e chiusura) o da un passo incrociato (incrociato, allargamento, avvicinamento).
- Passo con rincorsa laterale: per le distanze maggiori, il giocatore corre e salta lateralmente.
Per potenziare il muro, si chiede agli attaccanti di mirare determinate zone del campo in modo da consentire ai difensori di toccare il maggior numero di palloni possibili. Infine, per quanto riguarda le caratteristiche fisiche dei giocatori che vanno a muro, sono importanti sia l’altezza (che consente alle braccia di arrivare in proporzione più in alto) sia la capacità di salto e la velocità dei movimenti. La coordinazione è fondamentale per un muro vincente, così come in ogni fase di gioco della pallavolo.