Se vuoi diventare un allenatore di calcio questo articolo è dedicato ad approfondire alcuni aspetti che ti saranno utili per muovere i primi passi e intraprendere la carriera che sogni. D’altra parte non tutti hanno l’ambizione di cimentarsi con il pallone ma amano comunque questo sport e tutti gli aspetti ad esso legati, sia strategici che psicologici che caratterizzano ogni partita.
Molti bravi allenatori sono stati calciatori in passato ma per motivi anagrafici o di salute hanno dovuto abbandonare il campo riversando tuttavia la propria passione sulla panchina. Per intraprendere la carriera di allenatore bisogna essere pronti a iniziare dal basso: si tratta sicuramente di un tipo di lavoro molto appagante e in alcuni casi anche estremamente remunerativo che permette di stare a contatto con molte persone e instaurare rapporti di fiducia non solo professionale.
Come diventare un allenatore di calcio: partire dal basso con umiltà
Se siete quindi tra coloro che amano l’idea di poter allenare e scoprire futuri campioni sappiate che risulta molto utile avere anni di esperienza sui campi di gioco. L’esperienza insegna che tanti allenatori di successo sono stati proprio ex calciatori ed è un requisito sicuramente molto utile.
Secondariamente va considerato se si vuol allenare una squadra dilettantistica, in tal caso sarà sufficiente l’attestato del CONI a seguito dell superamento di un corso. Se invece si punta più in alto serve il certificato rilasciato dalla Federazione italiana gioco calcio che pubblica dei bandi regolarmente per prender parte ai concorsi da allenatore – avvengono a livello regionale e sono classificati in base alla categoria.
Ai corsi regionali della FIGC possono prender parte i maggiorenni in base alla residenza. I partecipanti sono a numero chiuso quindi è obbligatorio compilare una domanda che sarà valutata dalla stessa federazione. I corsi hanno una durata variabile da 30 a 60 giorni ma la frequenza è per lo più giornaliera e il titolo si consegue dopo l’esame finale.
Le qualifiche per lavorare come allenatore di calcio
Esistono sostanzialmente tre livelli di qualifica.
- Uefa B è l’allenatore di base che può allenare squadriglie Jones e dilettantistiche
- Uefa A è l’allenatore di secondo livello con un certificato valido anche per la categoria della 16
- Uefa PRO invece l’altro di primo livello che può allenare la serie A e la serie B
Se non hai mai giocato calcio considera che come per tutti i mestieri l’esperienza rappresenta comunque il bagaglio più importante: si può intraprendere questo tipo di lavoro anche senza essere stati calciatori ma in tal caso se non hai già nel sangue il talento di Guardiola e Antonio conte, è importante iniziare affiancando qualcuno di esperto come allenatore osservatore…volontario. Molto probabilmente all’inizio non si percepirà alcuno stipendio ma è molto importante questa fase per imparare a valutare i comportamenti e analizzare le partite, insieme a qualcuno che ha più esperienza e che può fornire importanti suggerimenti per il proseguimento della propria carriera.
Lo step successivo è uno stage nell’ambito delle scuole medie e superiori in maniera da rimanere a contatto e maturare esperienza anche con i calciatori in erba. Ovviamente prima si comincia e meglio è e se l’allenatore è realmente il mestiere che volete inseguire è possibile scegliere anche un corso universitario inerente, come quello delle scienze motorie, che può creare più sbocchi occupazionali sempre in ambito sportivo.
La formazione accademica non è necessaria ma sicuramente consigliabile per approfondire l’alimentazione, la fisiologia del corpo umano, alcuni aspetti di medicina e avere una maggiore confidenza con l’attività fisica, specialmente se non si è mai praticato uno sport in particolare.
A tale proposito esiste a Roma la prima Università del calcio in Italia, un progetto molto interessante che rientra sempre nell’indirizzo delle Scienze motorie ma specializza il curriculum proprio nel calcio. L’ateneo San Raffaele di Roma ha istituito questo corso di laurea focalizzato sullo sport più amato del paese, rivolgendosi ad aspiranti allenatori di qualsiasi livello, in collaborazione con la Assocalciatori.
Le tasse annuali corrispondono a circa 2500 euro e le materie sono molto specifiche: riguardano non solo tattiche e strategie ma anche psicologia applicata al calcio, bilanci societari, statistiche ed elaborazione dati, per migliorare la capacità di analizzare le statistiche post match e individuare i ruoli e gli schemi migliori per i propri atleti.