Floyd Mayweather batte Pacquiao e si aggiudica l’incontro del secolo

Si è svolto poche ore fa quello che è stato definito da molti “l’incontro del secolo”, ovvero il match tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao: alla fine la vittoria è andata al pugile americano, ma sul web non sono mancati i commenti negativi sia sul verdetto che sull’incontro in sé. Di sicuro chi si aspettava la scazzottata epica in stile Rocky Balboa è rimasto deluso (ma questo lo si sapeva fin dall’inizio), ma di sicuro quello tra Mayweather e Pacquiao rimarrà negli annali come il combattimento che ha generato il più impressionate movimento di denaro e che ha goduto della maggiore copertura mediatica.

L’incontro

Floyd Mayweather incrementa il suo record (48 vittorie su 48 incontri) portando a casa un match condotto con intelligenza tattica straordinaria. Pacquiao era dato come lo sfavorito, ma in molti confidavano nella sua possibilità di imprimere all’incontro dei ritmi alti per mettere in difficoltà l’avversario, ma così non è stato. Il pugile americano è riuscito ad incanalare l’andamento del match sui suoi binari preferiti, concedendo al filippino una sola vera grande opportunità (il sinistro alla quarta ripresa).

Mayweather vince soprattutto sul piano psicologico, non piazza tantissimi colpi, ma lo fa con una precisione esagerata. Impone il suo ritmo, e fino al nono round vanta un vantaggio esiguo (anche se l’avversario fa sua solo una ripresa) che diventa più netto nelle ultime tre riprese, quando aumenta la frequenza dei suoi colpi. Vittoria ai punti meritata per lo statunitense: due giudici lo premiano con un giusto 116-112, mentre il terzo esagera con un improbabile 118-110.

I pugilimanny pacquiao ha perso contro floyd mayweather

Molte persone vedevano in questo match una sorta di “cattivo contro buono”. A Floyd Mayweather spettava il ruolo del cattivo: imbattuto, arrogante oltre ogni limite, sempre pronto ad ostentare la sua ricchezza e a sottolineare la sua grandezza. Ma si parla comunque di un grandissimo pugile, con 48 vittorie su 48 incontri (ben 26 per K.O.) e l’appellativo di pugile più forte “pound to pound” assegnatogli dalla rivista Ring. Negli ultimi quattro anni si è classificato per due volte in cima alla classifica degli sportivi che ha guadagnato di più: mai soprannome fu più azzeccato di Money.

La figura del buono è stata invece incarnata da Manny Pacquiao, l’eroe filippino per il quale il Paese si ferma (anche tra l’esercito governativo e i combattenti del Fronte di Liberazione c’è stata una tregua durante il match). Deputato, attore, presidente e allenatore di una squadra di pallacanestro (per la quale ha anche giocato, nonostante i suoi 167 centimetri). Per lui oggi è arrivata la sesta sconfitta da professionista (in carriera vanta 57 vittorie, 38 per K.O., e 2 pareggi).

Soldi, soldi, soldi…

L’incontro tra Mayweather e Pacquiao coinvolgeva ben tre titoli (WBA, WBC e WBO), na tutto questo è passato in secondo piano, sia rispetto all’aspetto “leggendario” (chi è il più forte di sempre?) che soprattutto all’aspetto business. I due pugili si sono divisi una borsa da 200 milioni di dollari, 120 per Money e 80 per PacMan, ma il combattimento della Grand Garden Arena ha generato ricavi per almeno 400 milioni di dollari!

Altissimi i profitti legati ai diritti televisivi, con una richiesta di visione in pay-per-view talmente elevata da creare problemi di sovraccarico che hanno fatto infuriare gli appassionati collegati da ogni parte del mondo. Gli spettatori erano 16.800: ben 1.500 giornalisti accreditati (l’incontro più mediatico di sempre, trasmesso in almeno 150 paesi) e una schiera di vip (appassionati o in cerca di visibilità) pronti a pagare migliaia di dollari per un biglietto. Circa una dozzina di milioni sono arrivate dagli sponsor e un altro bel gruzzoletto è arrivato dalla vendita di merchandising. Insomma, almeno da questo punto di vista si è trattato davvero dell’incontro del secolo